Siamo una nazione in guerra .
E, in questa guerra, abbiamo a che fare con un nemico agile e determinato, che non possiamo sottostimare .
So che, a distanza di piu' di dieci anni dagli attacchi dell'undici Settembre, e nonostante i nostri piu' recenti successi in materia di sicurezza nazionale, compresa l'operazione che ha assicurato alla giustizia Osama Bin Laden lo scorso anno, c'e' ancora gente che sta pianificando l'assassinio di cittadini Americani, e questi vivono sia nel nostro territorio, che al di la' dei confini .
La principale priorita' di questa amministrazione, e' sara' sempre, smembrare e prevenire questi piani, e usare ogni mezzo possibile per garantire sicurezza al popolo Americano .
Ma oltre ad essere una nazione in guerra, siamo un Paese costruito su leggi e valori .
Anche quando siamo sotto attacco, le nostre azioni devono essere piantate sulla base della Costituzione .
E non e' solo la cosa piu' giusta da fare, la storia dimostra che questo e' anche l'approccio piu' efficace contro coloro i quali cercano di farci del male .
Quelli che ci hanno attaccato l'11 settembre, hanno scelto obiettivi sia militari che civili .
Hanno attraversato linee e confini giurisdizionali .
Ed e' apparso subito chiaro che nessuna singola agenzia, poteva far fronte a queste minacce, perche' nessuna agenzia da sola, possedeva i mezzi per farlo .
Secondo il capitolo 702 dell'Atto di Sorveglianza dell'Intelligence Straniera, il procuratore generale e il direttore dell'intelligence nazionale, possono autorizzare su base annuale, dopo l'approvazione della corte di sorveglianza, la raccolta di una serie di obiettivi in territorio straniero , senza che ci sia bisogno in seguito di una autorizzazione per ogni obiettivo .
Cio' assicura al governo la flessibilita' e l'agilita' di cui ha bisogno per identificare e rispondere alle minacce contro la nostra sicurezza, dei terroristi e a quelli stranieri .
tradotto dal dip. di giustizia Americano, Eric Holder, procuratore generale
Parole molto belle, che fanno sicuramente presa su un pubblico facilmente suggestionabile come quello Americano, soprattutto in tempo di elezioni .
Pero' bisogna osservare che se la legge serve a fare giustizia contro l'ingiustizia , allora qui si va al di la', perche' per stessa ammissione del procuratore, si intendono usare mezzi e motivazioni, che sono usate dall'aggressore, quindi non e' piu' giustizia ma vendetta .
Quello che preoccupa inoltre, e' che nel corso del discorso, si cita spesso la difesa del popolo Americano, ma non quella degli altri .
Se si va a cercare terroristi su suolo straniero, e' perche' questi vi hanno trovato rifugio e quindi costituiscono un pericolo per le genti del territorio ospitante .
E lo stesso Bush ci aveva assicurato che la lotta al terrorismo che l'America conduce su scala mondiale, e' per il bene del pianeta, quindi va fatto di concerto .
Mi pare che nel discorso di Holder, tutto cio' non ci sia .
Non bisogna dimenticare poi, che quando si va su territorio straniero, vi e' una serie di leggi nazionali e internazionali, da osservare .
Non mi sembra che gli Americani lo facciano .
E' un trend pericoloso, quello istaurato, che potrebbe sconfinare e che va esaminato bene dagli altri governi .

Nessun commento:
Posta un commento