"Ci ha colpito il coinvolgimento internazionale delle mafie e degli scommettitori. Così indagini partite da Cremona, hanno portato a scoprire che la testa pensante di un'organizzazione era a Singapore. Abbiamo perciò coinvolto l'Interpol, che riunisce le polizie di tutto il mondo (ben 190 Paesi, ndr), per avviare un percorso comune e contrastare in maniera più forte questo fenomeno''Antonio Manganelli
«Ci siamo messi al lavoro per capire le dinamiche di un mondo complesso, considerando anche che il calcio raggruppa il 10% di tutte le scommesse che ogni giorno vengono fatte in Italia. E abbiamo scoperto che era un ciclone internazionale, dove scommesse e riscosse venivano fatte in un'altra parte del mondo. Ci siamo stretti all'Interpol che a Zurigo, il 9 maggio 2011 ha stretto un patto con al Fifa per la prevenzione degli illeciti nel calcio. Oggi inauguriamo un nuovo ciclo che vede il nostro paese all'avanguardia nella lotta la fenomeno» Francesco Cirillo
"Confermiamo il nostro impegno nel portare avanti questa battaglia primaria. Vogliamo migliorare il nostro rapporto virtuoso tra istituzioni e sistema sportivo e crescere . Non vogliamo che i nostri eventi vengano violentati dalla criminalità organizzata che cerca di introdursi in un mondo economicamente importante e che trova nel nostro ambiente qualche soggetto più debole". "È una battaglia da fare insieme, noi faremo la nostra parte come sempre"
Luigi Abete
Dopo i gay e i preti, Cirillo completa il girone dei Dalla boys post-mortem .
A me pare di aver capito, che proprio gli uomini che per missione, passione, lavoro, necessita' e quant'altro, sono dediti al contrasto della criminalita', sono rimasti stupiti, nonostante i precedenti storici significativi, del riapparire in forma piu' aggressiva e internazionale, del fenomeno del calcio-scommesse .
Mi spiace che Pisani, che ha lavorato a queste inchieste e che e' meno diplomatico dei suoi capi, non possa rilasciare interviste, altrimenti potremmo avere un quadro piu' brutale forse, ma onesto .
Cioe' io dico, se la criminalita' organizzata si permette il lusso di andare al di la' delle proprie competenze abituali, cio' significa che qualcosa nell'ordinaria repressione attuata dalle forze dell'ordine, manca .
Bisognava aspettava Doni e compagnia per capire le dinamiche e investigare assieme all'Interpol ?
Fa piacere che il prefetto Bulgarillo abbia scoperto, purtroppo, solo con la morte dell'ispettore Raciti, che il calcio non e' una galassia esule dalle vicende del nostro Paese .
Io da vecchia appassionata, ne avevo avuto sentore nel corso della serata di Bruxelles, nel lontano '85, che non era quel circo di divertimenti che ci propinavano .
E vorrei ricordare a lui e al presidente Abete, nel caso fosse sfuggito, che giorni fa, uno che prende milioni per parare palloni, ha detto che lui non ha visto, ma pure se avesse, non lo avrebbe detto .
E' inutile nascondersi dietro le canzoni .
Questa e' l'Italia, migliore o peggiore non importa, ma questi siamo noi .
C'e' una scena del Tenente dei Carabinieri, dove Manfredi, da colonnello, dice a Montesano, che da noi si fanno tante cose anti, senza fare qualcosa pro .
E' quello il problema .
Stiamo ancora qua, con il capo dell'Interpol che, come ha gia' fatto Blatter, premia un giocatore per aver semplicemente rifiutato dei soldi sporchi, il che dovrebbe essere normale .
E non lo dite a Gallitelli per carita', senno' gli da' pure l'encomio .
Nessun commento:
Posta un commento