“ Mi limito a pensare, a processi conclusi, che le promozioni degli imputati sono un modo evidente di mettere i magistrati di fronte a un fatto compiuto, una pressione indiretta che non giova alla serenità di giudizio. Non è un caso se la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito il principio cogente per cui il rappresentante dello Stato posto sotto processo in casi del genere deve essere sospeso e, se condannato, rimosso”.
Scritto decisamente interessante, che contiene affermazioni da verificare .
Tutti i corpi di polizia nel nostro Paese sono entita' a se stanti, dei piccoli pianeti sconosciuti a noi gente comune, per quel che riguarda le dinamiche interne che le regolano .
Probabilmente le promozioni hanno avuto il doppio significato di ribadire la posizione indipendente e privilegiata di certa polizia, e di assicurare la stabilita' dello stato .
Se i vertici di polizia condannati in primo grado fossero stati azzerati in seguito a procedure punitive , e non concordo sulla condanna mediatica ad alcuni, tipo il prefetto Gratteri e il grande capo De Gennaro, il nostro Paese sarebbe stato in preda al caos .
Se perdessero questa loro sfera di influenza, probabilmente avremmo delle forze dell'ordine ancor meno efficienti di quello che sono .
E a proposito di azzeramenti, in materia di politica, e di categorie che vogliono detenere il potere indipendentemente da altre, e di magistrati che si lamentano delle cortine, sarebbe bene ricordare che loro non pagano direttamente, quindi farebbero meglio a star zitti, che di danni in questa nazione, troppi ne hanno fatti .
Certi poliziotti che adesso si scagliano contro tutto e tutti, ora danno l'impressione di cavallo di Troia .
Certi poliziotti che adesso si scagliano contro tutto e tutti, ora danno l'impressione di cavallo di Troia .
Nessun commento:
Posta un commento