venerdì 20 gennaio 2012

Versioni

Il gruppo di amici che era arrivato a Milano con Moro solleva dubbi su quanto sia effettivamente accaduto e chiede che i sanitari accertino se il loro compagno abbia riportato lesioni interne in conseguenza di percosse. repubblica

Potremmo pontificare per anni su chi sia colpevole e cosa sia effettivamente accaduto, ma mai arrivare alla verita' .
Chi non e' mai andato allo stadio o al palazzo dello sport guardando la partita in curva, non puo' capire di che stiamo parlando .
Si tratta di una guerra : io picchio te, tu picchi me .
E spesso purtroppo, ci esce il morto .
Lo stesso vale per le manifestazioni politiche .
Ci sono gruppi di persone a cui poco importa la discussione o lo spettacolo calcistico .
Vanno la' per picchiare e hanno degli obiettivi specifici , perche' i poliziotti destinati a quel servizio, sono sempre gli stessi, quindi si conoscono a vicenda e a memoria, con nomi, cognomi e facce .
E dall'altro lato ci sono celerini, o anche carabinieri, che sono stati scelti per quel ruolo, perche picchiano duro .
Hanno molti muscoli e rabbia necessaria per reagire , sul cervello non mi pronuncio .
A Bologna c'era Giovanni Preziosa che ormai a tempo perso dirigeva il turno allo stadio o all'universita', e si era guadagnato molte simpatie .
Effettivamente con il caschetto blu, faceva tutta un'altra impressione, che da vice.questore alle conferenze stampa .

A farla breve, io non cercherei colpe da un solo lato della barricata, e non allo stadio .
Per chiudere con originalita', direi che e' colpa della societa' .

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