La prima cosa alla quale mi dedico dopo colazione, da zitella disoccupata, e' la lettura del feed delle notizie dal mondo : Russia, M.O., formula uno, in ordine di interesse .
Sulla formula uno, specie nei periodi caldi, imperversano certi personaggi del passato, tipo Berger o Prost, che quando c'e' aria di guerra , non resistono alla tentazione di donare le proprie gemme di saggezza .
E certamente ne hanno l'autorevolezza, ma delle volte esagerano .
Si potrebbero limitare a dare un parere, e invece stanno li' a martellare e rendono le cose piu' difficili, in una selva di regolamenti e rivalita' che avrebbe bisogno semplicemente di ordine .
Uno dei piu' accaniti commentatori e' Niki Lauda, che con tutto il rispetto come campione e per le sue vicende , a volte potrebbe risparmiare fiato .
A volte la mattina, mi alzo e penso : che avra' detto Lauda ?
Da oggi dovro' fare un'aggiunta alla lista e dire : che avra' detto Roberto Saviano ?
Stamane apprendo da un articolo a firma Conchita Sannino, che Saviano vuole chiarezza su Rossi .
E cosi' vado a cercarmi tutte le notizie su questo caso .
E fin qui va bene .
A questo serve Saviano, a questo serve un romanziere o un blogger o un cinguettatore , a generare interesse, curiosita' .
La coscienza critica e' un'altra cosa e va formata su una serie di parametri, ed individualmente .
Il problema sorge quando Saviano sconfina nel Savianesimo e cerca di creare un potere di cui poi abusa .
Cioe' diventa opinion maker e traghetta gli eventi .
E' sbagliato perche' uno dei mali dell'Italia e' che troppi cercano di occuparsi di fatti che a loro non competono .
Quando mi trovavo all'estero non comprai il suo romanzo perche' non volevo leggerlo in Inglese, ma mi pare d'aver capito, e per questo non lo comprero' nemmeno a breve, che sia una versione romanzata dei fatti di camorra, ispirata anche da giornalisti come Simone Di Meo .
Quindi Saviano va considerato per quello che e', uno che con la fiction ci ha fatto conoscere alcuni aspetti del problema .
Quando pero' va a fare gli show in tivvu' e si fa martire contro quelli che osano dubitare della sua genuinita' o credibilita', rovina tutto il resto .
Da un lato da' fastidio alle forze dell'ordine e alla magistratura che hanno bisogno di un diverso tipo di aiuto dalla popolazione, e dall'altro alza la soglia di gradimento della criminalita' organizzata .
Saviano e' come Bush e Obama che vanno a fare la guerra in Afghanistan e Iraq .
La gente disperata si unisce alla lotta armata non perche' ci crede veramente, ma perche' pensa sia meglio supportare il male minore contro l'invasore .
Allo stesso modo , ho l'impressione che la camorra tragga piu' benefici che danni da un logorroico Saviano .
Poi non lamentiamoci se il sindaco di Pescara se ne esce con battute infelici su Scampia .
Con cio' non voglio sminuire lo scrittore ne' denigrarlo, ma deve decidere in che posizione giocare e tenerla .
La gente di Napoli deve esigere chiarezza sulla questione Rossi non perche' l'ha detto il martire, ma perche' e' nei propri interessi .
Sulla formula uno, specie nei periodi caldi, imperversano certi personaggi del passato, tipo Berger o Prost, che quando c'e' aria di guerra , non resistono alla tentazione di donare le proprie gemme di saggezza .
E certamente ne hanno l'autorevolezza, ma delle volte esagerano .
Si potrebbero limitare a dare un parere, e invece stanno li' a martellare e rendono le cose piu' difficili, in una selva di regolamenti e rivalita' che avrebbe bisogno semplicemente di ordine .
Uno dei piu' accaniti commentatori e' Niki Lauda, che con tutto il rispetto come campione e per le sue vicende , a volte potrebbe risparmiare fiato .
A volte la mattina, mi alzo e penso : che avra' detto Lauda ?
Da oggi dovro' fare un'aggiunta alla lista e dire : che avra' detto Roberto Saviano ?
Stamane apprendo da un articolo a firma Conchita Sannino, che Saviano vuole chiarezza su Rossi .
E cosi' vado a cercarmi tutte le notizie su questo caso .
E fin qui va bene .
A questo serve Saviano, a questo serve un romanziere o un blogger o un cinguettatore , a generare interesse, curiosita' .
La coscienza critica e' un'altra cosa e va formata su una serie di parametri, ed individualmente .
Il problema sorge quando Saviano sconfina nel Savianesimo e cerca di creare un potere di cui poi abusa .
Cioe' diventa opinion maker e traghetta gli eventi .
E' sbagliato perche' uno dei mali dell'Italia e' che troppi cercano di occuparsi di fatti che a loro non competono .
Quando mi trovavo all'estero non comprai il suo romanzo perche' non volevo leggerlo in Inglese, ma mi pare d'aver capito, e per questo non lo comprero' nemmeno a breve, che sia una versione romanzata dei fatti di camorra, ispirata anche da giornalisti come Simone Di Meo .
Quindi Saviano va considerato per quello che e', uno che con la fiction ci ha fatto conoscere alcuni aspetti del problema .
Quando pero' va a fare gli show in tivvu' e si fa martire contro quelli che osano dubitare della sua genuinita' o credibilita', rovina tutto il resto .
Da un lato da' fastidio alle forze dell'ordine e alla magistratura che hanno bisogno di un diverso tipo di aiuto dalla popolazione, e dall'altro alza la soglia di gradimento della criminalita' organizzata .
Saviano e' come Bush e Obama che vanno a fare la guerra in Afghanistan e Iraq .
La gente disperata si unisce alla lotta armata non perche' ci crede veramente, ma perche' pensa sia meglio supportare il male minore contro l'invasore .
Allo stesso modo , ho l'impressione che la camorra tragga piu' benefici che danni da un logorroico Saviano .
Poi non lamentiamoci se il sindaco di Pescara se ne esce con battute infelici su Scampia .
Con cio' non voglio sminuire lo scrittore ne' denigrarlo, ma deve decidere in che posizione giocare e tenerla .
La gente di Napoli deve esigere chiarezza sulla questione Rossi non perche' l'ha detto il martire, ma perche' e' nei propri interessi .
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