E si dice anche che il successore di Tettamanzi potrebbe essere l’attuale patriarca di Venezia, Angelo Scola. E chissà se allora, nelle chiese di Milano, dopo la stagione dell’ecologia, di Maometto e di Pisapia, si potrà tornare a predicare qualcosa d’altro. Gesù Cristo, per esempio. ilGiornale
Un cattolico, o perlomeno uno che ne difende i principi e la sovranita', dovrebbe sapere in linea di massima, che una religione e la pratica spirituale, si riflettono sulle nostre parole e azioni quotidiane . Ed e' questo il senso di quella lettera del cardinal Tettamanzi . Un cristiano che non abbia a cuore il bene della natura e dell'essere umano, ha poco di cristiano in se' .
Ho sempre seguito con interesse il Giornale di Mario Giordano . Era un giornale che nella sua militanza, lasciava spazio al confronto, seppur duro, tra persone che la pensavano diversamente . Era un giornale a misura d'uomo . Ma un giornale cosi', non porta granche' di quattrini e cosi' il signor giordano fu liquidato, almeno questo mi pare d'aver capito dai resoconti dei gionali avversari . E arrivarono Feltri e Sallusti, con il loro livore e i trucchetti per sconfiggere il nemico . Un giornalismo schierato e' inevitabile ai nostri giorni, ma il livello raggiunto dal Giornale attuale e' spaventoso . Dopo i primi giorni non lo lessi piu' . Non perdo mai le analisi di Foa, che e' l'unico tra quelli rimasti, che mantiene l'animo puro del giornalista e vale la pena di leggere .
Orbene il Giordano dopo un sano peregrinare tra le news di Mediaset, torno' tra le mura amiche ma in veste nuova : quella del giornalista d'assalto, che disprezza, lotta ai limiti della corretezza, ci racconta le bugie pur di sminuire l'avversario, offende , umilia .
Il Giordano di oggi, e' il fantasma di quel direttore che ieri amava l'incontro . Oggi e' tempo di scontri e lui si adegua .
I Giordano e affini, dovrebbero capire, che l'Italia che oggi dice no a Berlusconi e al berlusconismo, e' la stessa che ieri diceva si', e che proprio a causa di questo stile lacrime e sangue, e' stata costretta a passare su altre sponde .
C'e' un 'Italia stanca degli insulti e delle guerre personali , un 'Italia che vorrebbe costruire e non distruggere .
Uno con la tessera da giornalista, queste cose le dovrebbe sapere .
Un cattolico, o perlomeno uno che ne difende i principi e la sovranita', dovrebbe sapere in linea di massima, che una religione e la pratica spirituale, si riflettono sulle nostre parole e azioni quotidiane . Ed e' questo il senso di quella lettera del cardinal Tettamanzi . Un cristiano che non abbia a cuore il bene della natura e dell'essere umano, ha poco di cristiano in se' .
Ho sempre seguito con interesse il Giornale di Mario Giordano . Era un giornale che nella sua militanza, lasciava spazio al confronto, seppur duro, tra persone che la pensavano diversamente . Era un giornale a misura d'uomo . Ma un giornale cosi', non porta granche' di quattrini e cosi' il signor giordano fu liquidato, almeno questo mi pare d'aver capito dai resoconti dei gionali avversari . E arrivarono Feltri e Sallusti, con il loro livore e i trucchetti per sconfiggere il nemico . Un giornalismo schierato e' inevitabile ai nostri giorni, ma il livello raggiunto dal Giornale attuale e' spaventoso . Dopo i primi giorni non lo lessi piu' . Non perdo mai le analisi di Foa, che e' l'unico tra quelli rimasti, che mantiene l'animo puro del giornalista e vale la pena di leggere .
Orbene il Giordano dopo un sano peregrinare tra le news di Mediaset, torno' tra le mura amiche ma in veste nuova : quella del giornalista d'assalto, che disprezza, lotta ai limiti della corretezza, ci racconta le bugie pur di sminuire l'avversario, offende , umilia .
Il Giordano di oggi, e' il fantasma di quel direttore che ieri amava l'incontro . Oggi e' tempo di scontri e lui si adegua .
I Giordano e affini, dovrebbero capire, che l'Italia che oggi dice no a Berlusconi e al berlusconismo, e' la stessa che ieri diceva si', e che proprio a causa di questo stile lacrime e sangue, e' stata costretta a passare su altre sponde .
C'e' un 'Italia stanca degli insulti e delle guerre personali , un 'Italia che vorrebbe costruire e non distruggere .
Uno con la tessera da giornalista, queste cose le dovrebbe sapere .
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