Oppure spiegazioni che non sono contestabili perché non è possibile fornire controprove. Quando ci si affida al mantra: il Copasir era soddisfatto. E chi potrebbe smentire se il Copasir è vincolato al segreto? Con Guerini presidente al Copasir, proprio per muoversi senza rompersi, si procede con votazioni all’unanimità. C. Tecce L' Espresso
La vicenda Crosetto-Caravelli è emblematica di quello che è diventato un organismo che una volta riusciva ad assicurare competenza ed equidistanza.
Sui giornali vengono pubblicati verbali che illustrano il motivo del contendere.
Il ministro per settimane chiede di essere ascoltato dal Copasir. Così riferiscono sempre i giornali.
Come finisce? Con un abbraccio e un sorriso immortalato da un selfie.
Il capo delle operazioni estere viene nominato prefetto.
Il ministro ribadisce massima fiducia.
Che ne possiamo sapere noi la gente comune su un dubbio inquietante?
Niente.
Oggi il Copasir ha lasciato il posto all' arena politica dove si combattono battaglie trasversali. La verità finisce in secondo piano.
Questo è il famigerato tritacarne mediatico in cui finiscono i servizi dopo essere stati obbligati a indossare magliette politiche.
Il ruolo della stampa è cresciuto.
Per settimane secondo la versione ufficiale la vicenda Sala si è risolta grazie al rapporto di stima maturato negli anni tra il capo delle operazioni estere e il ministro iraniano.
A riflettori spenti i media ritenuti vicini al governo hanno tenuto a precisare che la famosa partenza nella notte si sarebbe potuta concretizzare solo dopo l'intervento diretto dell' Emiro del Qatar.
A metà tra Totò e Harold Pinter.
Il resoconto del procuratore Lo Voi fatto trapelare dopo l'audizione ha rivelato criticità gravi.
Sarà interessante conoscere la versione del prefetto Rizzi. O almeno quello che ci vorranno fare sapere.
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