domenica 23 febbraio 2025

Can you write it in the stars

condannato in primo grado dal tribunale di Catania nel settembre 2021 e successivamente dalla Corte d’appello di Catania a marzo 2023, per aver determinato un maresciallo dei carabinieri a effettuare interrogazioni tramite il sistema informatico Galileo, in uso all’Aisi, per “finalità estranee” a quelle istituzionali. In particolare, l’ufficiale avrebbe richiesto al maresciallo di acquisire informazioni sui soci di una società per conto del liquidatore della stessa società. -- Ternitoday

Ciò nonostante, sosteneva il ricorrente, la Corte di merito si sarebbe limitata a negare rilievo al fatto che il sistema non fosse protetto da chiavi d’accesso e ad annoverarlo tra quelli per cui sia applicabile la norma incriminatrice poiché non assimilabile a motori di ricerca, bensì a strumenti di indagine riservati ai soli appartenenti alle agenzie investigative e dai medesimi utilizzabili per finalità proprie dell’ufficio....la Corte trae che, pur essendo necessario che l’accesso al sistema informatico non sia aperto a tutti, ai fini della configurabilità del reato de quo, assume rilevanza qualsiasi meccanismo di selezione dei soggetti abilitati all’accesso al sistema informatico, anche quando si tratti di strumenti esterni al sistema e di carattere meramente organizzativo....a concludere che integri il delitto di cui all’art. 615-ter c.p. anche chi, autorizzato all’accesso per una determinata finalità, utilizzi il titolo legittimante per scopi diversi e, quindi, non rispetti le reali condizioni alle quali era subordinato l’accesso. ...Per tale ragione, il relativo accesso è tracciato e permette di identificare il soggetto che ha eseguito la ricerca, quantunque non occorra alcuna chiave d’accesso. Di conseguenza, non potrebbe deporre, al fine di negare che il sistema è protetto, la circostanza che esso contempli anche ricerche su fonti aperte, non riconducibili ex se al profilo delle prescrizioni impartite per delimitarne oggettivamente l’accesso. Cassazione V Sez. Penale

Un richiamo interessante alle responsabilità del fruitore del servizio e quindi ai sistemi di controllo e coordinamento che potrebbero essere elusi grazie ad una interpretazione particolare delle regole sulla riservatezza. 

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