venerdì 20 dicembre 2024

Unthinkable

Israeli intelligence assessed that, despite the shocks it had suffered in recent months, the so-called Axis of Resistance against Israel —mainly Hezbollah, Syria, and Iran— was stable....primarily because the Assad family had governed Syria for almost 60 years. ...What is less clear is whether and how Turkey’s involvement in Syria could threaten Israel’s interests, given that Israel’s relations with Turkey have deteriorated dramatically in recent years. Dr. Avner Barnea

Quando il gruppo di Al Joulani si è avvantaggiato dello scudo aereo israeliano nelle aree del Golan fu ipotizzato che si trattasse di interventi congiunti.

La scarsa conoscenza che gli apparati di sicurezza mostrano di Hayat Tahrir è la conferma che si trattava di mosse non concordate ma cercate da Nusra.

Il sostegno della Turchia è stato accettato nella misura in cui ha permesso di maturare un percorso istituzionale e di superare le divergenze con le altre fazioni di ribelli.

È poco corretto pensare che la Turchia disponga di un esercito proprio in Siria.

La collaborazione con gli americani ha permesso ad Al Joulani di azzerare i vertici qaedisti e ridurre le resistenze interne. Nonché di combattere ad armi pari con Daesh.

Ciò che potrebbe avere tratto in inganno gli israeliani è il fatto che l' asse della resistenza del post Soleimani non sembrava particolarmente indebolito sulle rotte abituali che gli permettono traffici di vario tipo. 

La massiccia azione militare portata avanti dopo il sette ottobre ha invece avuto un impatto significativo sia sotto l' aspetto militare che politico.

La poca familiarità con le dinamiche arabe ha presumibilmente indotto a credere che l' ala protettrice dei casati del Golfo e il sostegno russo avessero come obiettivo principale la sopravvivenza di Assad.

Per prevedere la caduta di un dittatore bisogna essere dentro al suo palazzo. O in quelli adiacenti.

Cosa che è prerogativa degli americani che non scambiano questo tipo di informazioni nemmeno con gli alleati più stretti. A meno che essi non forniscano motivazioni forti per farlo.

Il caso italiano ha portato alla luce criticità sia nel comparto estero che nell' organo di coordinamento.

La prevalente composizione militare dovrebbe essere controbilanciata da una guida consapevole e sganciata dai meccanismi politici. Che non si lasci influenzare dalle contingenze del momento.

Più che rafforzare la componente militare del comparto estero sarebbe opportuno introdurre elementi dalla polizia di stato così come è stato fatto per l'altra agenzia.

Nel caso specifico dovrebbe trattarsi di profili con esperienza in ambito di terrorismo e prevenzione.




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