«Guardatemi in faccia – ha detto puntando lo sguardo sull’obiettivo della telecamera – vi parlo col cuore. Io non vedo la mafia che vuole prendere i miliardi, io vedo l’incapacità dei dispositivi di sicurezza e delle istituzioni per difenderci dalle mafie, dalla ‘ndrangheta, dalla camorra. È arrivato il tempo di chiudere i conti con queste organizzazioni. Ai mafiosi negheremo i diritti politici, il diritto al lavoro a chi è stato condannato in via definitiva e ai loro parenti più affini, a meno che non si pentano. Questa è la mia battaglia. Nessuno – ha assicurato – rimarrà indietro». lacnews
Si tratta dello stesso principio dal quale origina la norma per l'espulsione in seguito a reati di terrorismo.
E che ha reso legittima la revoca della cittadinanza a Shamima Begum.
Se fai guerra allo stato e ai suoi cittadini, allora perdi il diritto ad essere trattato come cittadino. Quindi innanzitutto il diritto di voto e al lavoro che sono parte fondante della nostra Costituzione.
Messa da parte l'aureola da eroe, il De Caprio visto e ascoltato in queste settimane è apparso uomo di esperienza e concretezza.
Quello che ha colto un'opportunità nel parcheggio all'AISE dopo anni di lotta alla criminalità. E che ha imparato a leggere il territorio in maniera diversa grazie all'esperienza in Calabria.
Rimane il pacifista che è in lui. Ma va bene anche così.
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