“è uno simpatico, allegro, suona la chitarra. Una persona perbene, non certo una spia”. Racconta un coltivatore di mirtilli che da anni gli vendeva i suoi frutti che Carminati trasformava in marmellate da spalmare nelle crostate da offrire ai passeggeri in gita....Qualcuno del posto si guarda attorno e osserva stupito: “Ma chi sono tutte queste persone?”. E c’è chi indica volti da potenziale ‘spia’, nutrito da suggestioni cinematografiche o, chissà, da un giusto intuito. Non sarebbe strano in una storia che vede protagonisti gli apparati dell'intelligence. agi
Sono quelle cose che si dicono/ascoltano al funerale o in camera ardente.
Sul momento non ci si fa caso o ci si arrabbia se il defunto è un nostro famigliare. Poi quando il processo della elaborazione del dolore arriva a buon punto, si riesce anche a sorriderne.
Parlo per esperienza personale ovviamente.
L'aspetto interessante degli sviluppi/dettagli seguiti dai media internazionali, è che i giornalisti americani e israeliani specializzati in materia d'intelligence seguono tutto quanto scritto dalla stampa italiana senza aggiungere nulla di nuovo.
Che conferma l'impressione che Israele e il Mossad da tempo hanno interlocutori di tutti i tipi in Italia.
Addendum in Singapore il conclave delle spie
Era una notizia per boccaloni.
Nessun commento:
Posta un commento