martedì 20 giugno 2023

About that blue tie

Suscita qualche perplessità che il direttore del Dis Elisabetta Belloni abbia scelto proprio la Sarzanini, finita nella bufera un anno fa per aver pubblicato i report realizzati dai servizi segreti su «influencer e opinionisti» accusati di essere «i putiniani d’Italia». la verità (dagospia)

Una scelta di questo tipo dipende dall'obiettivo che si vuole raggiungere.

Una risposta a un lettore che vedo navigare su determinati post del passato. E ovviamente, come quasi tutti quelli che si (ri)trovano in giro da queste parti, non mi contatta direttamente perché evidentemente faccio paura o per ragioni di riservatezza.

E' ovvio che un ordine di quel genere (mi riferisco al ritorno in patria di un ostaggio italiano) deve essere partito dal vertice del servizio. Presumibilmente su input politico o su iniziativa personale per compiacere il referente politico. Fa parte del gioco e non infrangeva alcuna regola.

Non è stato quel frangente a stupirmi. Si è trattato di un comportamento compatibile con il profilo che avevo costruito di quel direttore. Nemmeno mi ha stupito che non abbia evidentemente sconsigliato al governo la mossa del rientro in pompa magna. A un militare non è richiesto di fare certi tipi di valutazioni.

Mi ha sorpreso il fatto che, secondo i resoconti dell'epoca, i suoi sottoposti avrebbero eseguito l'ordine. Cioè hanno avanzato la richiesta all'ostaggio in fase di rientro. 

Anche se non si trattava di analisti o operativi del settore e dei fenomeni correlati, sono pur sempre funzionari dell'AISE. Gente di spessore. Non dilettanti come me.

O forse l'hanno fatto presente e non sono stati ascoltati. Farebbe anche questo parte del profilo che avevo tracciato di quel direttore.

Insomma pare di aver capito che c'è stato un altro festival delle spie.

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