Ed era anche bravissimo, acuto conoscitore del fenomeno mafioso, brillante e tenebroso allo stesso tempo. Era, per giunta, un fan sfegatato di Falcone, tanto da ottenere di essere nuovamente trasferito in Sicilia quando Giovanni fu ucciso. Non vedo Sergio De Caprio da molto, preferisco ricordarlo com’era ai tempi della nostra collaborazione. boccassini
Signorina, ma poi lei si è sposata? Mi chiese con il garbo che solo un carabiniere in pensione, che ha passato la vita a servire lo stato nelle caserme di paese e di città, può avere nei confronti di una vecchia conoscenza che lo aiutava a trovare il lassativo per la figlia o il ciuccetto della taglia giusta per il nipote.
Decisamente non un'anomalia. L'Arma è anche normalità.
L'entusiasmo è un assetto importante in gioventù. Con l'età deve lasciare un pò di posto alla lungimiranza. A volte anche alla rassegnazione.
Nella politica De Caprio pensava di trovare quello spazio occupato da gerarchie e ordine, che nell'Arma lui viveva con insofferenza. Un modo per rimanere al servizio della gente.
Disciplina e regole sono elementi essenziali per vivere una vita giusta. Sfuggire all'ordine equivale a rincorrere un'illusione. Orientamento che in parte, secondo alcuni resoconti stampa dell'epoca, sarebbe stato recepito con favore anche a Forte Braschi. La bizzarria dei nostri Bond.
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