«Al-Khelaifi è solo il burattino del Qatar, controllano tutto. Quando l’ho detto in un’intervista, è stato come se avessi commesso un atto terroristico contro di loro. Per loro ero morto, si sono rifiutati di parlarmi di nuovo». Donato Di Campli Diario AS
avendo a cuore unicamente il benessere della nostra connazionale, nel pieno rispetto del lavoro delle istituzioni e della giustizia marocchine". repubblica
Se sono stati sufficienti la ramanzina del giudice e il mea culpa della ragazza, vuol dire che la situazione in Marocco è tranquilla. D'altra parte la recente visita della delegazione israeliana è stata un successo.
La frase di Di Campli in un certo senso fa anche sorridere. Il Qatar in altri contesti ci ha abituati a certe condotte.
Khelaifi prende uno stipendio per aumentare influenza e potere del Qatar in Europa.
In passato troppo spesso la famiglia si è affidata ad intermediari per implementare strategie di quel genere. La disputa del Golfo ha insegnato diverse lezioni. La principale è che bisogna imporre la propria linea a tutti i costi. E Tamim è diventato ancora più determinato nel perseguire i propri obiettivi.
Nessun commento:
Posta un commento