venerdì 9 ottobre 2020

MİT ortak operasyonu ile. Though we're far apart.

Bütün amacın MİT Müsteşarı Hakan Fidan'ı parlatmak ve sübliminal olarak reklamını yapmak olduğu anlaşılıyor. Durum tersi olunca yani güvenlik hususunda bir olumsuzluk ya da istihbarat zafiyeti olunca ise MİT'ten hiç bahsedilmemesi de terörle mücadele haberlerine iliştirilen bu yeni ibarenin PR amaçlı olduğu tespitini kuvvetlendiriyor. el aziz

Padre Pier Luigi Maccalli, il missionario della diocesi di Crema sequestrato in Niger nel 2018 e Nicola Chiacchio sono stati liberati oggi in MALI. Un ringraziamento alla nostra Intelligence ed alle istituzioni preposte. Mai soli! #copasir 11:05 PM · Oct 8, 2020·Twitter for iPhone 
Raffaele Volpi

E' difficile, nell'era della comunicazione a tutti i costi e dei social, trovare il giusto equilibrio tra forma e sostanza del lavoro d'intelligence.

A mio parere ad esempio è stato fatto un grosso torto all'AISE quando, a distanza di pochi giorni dal rientro della signora Brignoli in Italia, alcuni giornali e sedicenti esperti di terrorismo, hanno cercato di attribuire all'agenzia i meriti di una operazione che è stata piuttosto il frutto di un certo tipo di trattativa tra i governi italiano ed americano. E tra americani e curdi. 
Gli stessi curdi presunti responsabili di recenti attacchi omicidi ad Al Bab. 
Da qualche parte si è sentita forse l'esigenza di porre  riparo a dichiarazioni che avevano fatto sembrare l'AISE come una specie di agenzia di trasporti. In realtà il ruolo che l'agenzia ha in quel tipo di vicende è nel suo complesso ben diverso e molto più incisivo.
La comunicazione deve risultare efficace nel sottolineare l'importanza di quel ruolo.

Il MIT è stato indubbiamente assente nell'intercettare i segnali di un golpe che era nell'aria.
Lo stesso MIT ha comunque risanato una situazione che vede infiltrazioni eversive nel cuore delle istituzioni. Si è trattato di un'opera di ristrutturazione all'interno della stessa agenzia e dell'esercito che ha permesso di aumentare la capacità di contrasto al terrorismo.
E' normale che sia aumentata la sfera d'influenza da parte dello stesso Hakan Fidan attorno alla cui figura sono state costruite leggende forse anche poco attinenti alla realtà.
Non si tratta solo di una forma di PR ma di una vera e propria macchina dei messaggi.
Quando Hakan Fidan parla, il suo interlocutore capisce cosa vuole e come.
Che non è poco, dal momento che si deve interagire con un attore di non facile presa come la Turchia.

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