L’esecuzione del decreto – che ha coinvolto circa 50 poliziotti appartenenti ai 3 uffici incaricati delle indagini, oltre ad aliquote del Reparto Prevenzione Crimine e dell’Unità Cinofila della Questura di Bologna – ha consentito di rinvenire importanti elementi a conforto della tesi investigativa, tra cui alcune armi quali una pistola giocattolo, un tirapugni ed un coltello.
While we classify TikTok as a social app, it
bears mention here in online video, too. During
the Covid-19 pandemic, TikTok use increased,
making it the social video platform of choice
for most young people. Although the content
they offer is different to what can be found on
YouTube, there is still significant overlap and
TikTok is increasingly a direct competitor.
Anche dalla perquisizione informatica effettuata prevalentemente sui cellulari degli indagati sono emersi elementi d’interesse per lo sviluppo delle indagini, in particolare le diverse chat di gruppo sulle principali piattaforme social, a riprova dei collegamenti tra i membri e “luogo” (virtuale) dove i ragazzi si sono scambiati molteplici messaggi prevalentemente nella loro lingua madre. askanews
...TikTok also has its hands full. The videos posted
on the platform are mostly harmless, but some
are dangerous, including the “Skull-breaker
challenge” which has landed many young
people in the hospital and others charged
with aggravated assault. There have also been
reports of online predators on the app. And in
2019, TikTok was forced to pay millions to settle
a children's privacy law violation.
...We now live in a world with an estimated 25
billion connected devices worldwide. Many of
those in the hands of children. Today, on average a child in the U.S. watches nearly 100
minutes of YouTube per day, a child in the U.K.
spends nearly 70 minutes on TikTok per day, a
child in Spain plays Roblox over 90 minutes a
day, and 100% more children everywhere are
spending time learning online. Qustodio
Nel passaggio da TikTok a Facebook e Twitter, le immagini dei festeggiamenti di matrimonio di Mohammad Bashaga hanno perso d'attrattiva. O comunque non sono riuscite a raggiungere l'obiettivo dell'ennesima critica al ministro dissidente.
Le immagini pubblicate sulle piattaforme social frequentate da adulti, servono a sostenere tesi, dibattiti, campagne di in/dis-informazione. Su TikTok possono creare miti.
Il dato che emerge, rispetto ad un fenomeno che in Emilia Romagna sembra in crescita almeno negli ultimi tre anni, è che questo gruppo usava la violenza per esaltarsi. Non per procurarsi soldi illecitamente e non solo per portare a termine vendette.
La sequenza virale di video brevi cattura l'attenzione e trasforma gli autori in superstar.
Quindi legittima le loro azioni. E anzi incoraggia l'emulazione in maniera più subdola delle altre piattaforme social. Non lascia tempo al ragionamento.
Risulta interessante il contributo fornito dalla squadra di Ceccaroli che ha costruito un ponte investigativo tra la realtà virtuale e quella della vita vera. Il destino che questo caso avrà in tribunale, dipende comunque dalle prove e testimonianze raccolte dalla polizia giudiziaria.
Trattandosi di ragazzi (alcuni hanno confessato mentre uno avrebbe trovato il coraggio di denunciare) il rischio è lo stesso dei processi di Bari annullati dalla Cassazione.
Si è parlato molto in questi anni di terrorismo islamico e radicalizzazione delle seconde generazioni.
E' stata presumibilmente trascurata una fetta importante di gioventù che non ha risolto la crisi identitaria attraverso l'ideologia e la religione. Ma ha incanalato le proprie energie nella violenza.
Si tratta di un fenomeno da non sottovalutare.
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