... dimostrando molteplici elementi propri delle
associazioni di tipo mafioso, ha saputo progressivamente insediarsi anche nel territorio palermitano e organizzarsi per la gestione e il controllo stabile di attività illegali, quali lo sfruttamento della prostituzione e il traffico
di sostanze stupefacenti179.
Cosa nostra, pressata da esigenze contingenti, e da sempre caratterizzata da un’opportunistica flessibilità, potrebbe
essersi adattata alla nuova realtà evitando conflitti.
....Nel corso degli anni, le organizzazioni criminali nigeriane si sono sempre più integrate nel tessuto criminale del
territorio di insediamento, ...
il cui head zone (capo della dimensione nazionale dell’organizzazione) aveva un
forum (base operativa) a Palermo, nel popolare quartiere di Ballarò, territorio controllato in maniera capillare da
cosa nostra. DIA primo semestre 2018
nel panorama
delle mafie
straniere le
formazioni
nigeriane si
confermano le
più dinamiche e
strutturate
Le acquisizioni raccolte hanno
fatto stato di un processo di rinnovamento/rimodulazione dei sodalizi, propensi
ad acquisire maggiore autonomia decisionale rispetto alle organizzazioni presenti
in madrepatria, nonché a conformare il proprio modus operandi ai modelli delinquenziali occidentali.
Si inserisce in questa
fase evolutiva l’intensificazione dei rapporti con la criminalità
organizzata nazionale,
connotati da un vario
livello di subalternità o di interazione, a
seconda delle regioni di insediamento e
del grado di influenza, a livello locale, delle organizzazioni autoctone.
Sicurezza Nazionale Relazione 2018
Intelligence: “È la più dinamica e strutturata”.
Ma De Raho: “Agisce solo in subappalto dei nostri clan”
...spesso però opera in subappalto rispetto alle mafie nostrane
se entra nel nostro territorio è evidente che è consentita dalle mafie già presenti: è da escludere una mafia nigeriana che possa partecipare e operare autonomamente, ilfattoquotidiano
“Appunto per questo – ha sostenuto – l’attività di intelligence diventa decisiva. Un fenomeno a cui prestare particolare attenzione – ha continuato – è verificare se le mafie riescano a condizionare direttamente o indirettamente alcuni media di élite che sistematicamente cercano di delegittimare le attività dei servitori dello Stato”.zoom24
Non c'è una evidente contraddizione tra le parole del procuratore Cafiero de Raho, il resoconto della DIA e le valutazioni dei servizi. Però il termine subappalto lascia pensare che ci siano evidenze concrete del sodalizio e del livello di collaborazione. Che pare non essere il caso. Almeno stando a quanto ascoltato nelle aule di tribunale.
Il rapporto di subalternità non esclude un buon livello organizzativo da parte della struttura assoggettata che ha comunque bisogno di essere efficiente.
Se inoltre i gruppi nigeriani stanno lavorando ad una maggiore autonomia rispetto ai referenti in madrepatria, potrebbero avere maturato il desiderio di non rimanere a lungo subalterni alle mafie italiane. Si tratta di un passaggio che merita attenzione.
Risulta interessante a questo proposito il racconto del procuratore Gratteri. Finora eravamo a conoscenza di contatti e scambi tra Eta e cartelli iniziati all'interno delle carceri e concretizzatisi nell'addestramento all'uso di materiali esplodenti. L'intervento fornito per una riscossione di credito è una novità da tenere in considerazione nell'ottica di una possibile fase evolutiva in corso.
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