Bisogna che ci mettiamo d'accordo.
O il direttore è diabolico e persegue scopi personali.
O il generale Manenti è tanto fesso da non sapere che la Siria è alla ricerca di un attestato di legittimità. Quindi ha condotto una trattativa facendo in modo che fosse la controparte a guadagnarci.
E in ogni caso :
1) non c'era alcun bisogno di ricevere Mamlouk a Roma
2) il governo italiano deve autorizzare qualsiasi sua mossa.
3) non sono pretesti. La questione dei migranti e del terrorismo, per come stanno andando le cose in Siria e in Africa, non può essere trattata esclusivamente attraverso canali che potremmo definire tradizionali.
Si sta perdendo il senso della misura.
Una cosa è accusarlo di blindare l'ufficio per difendersi da attacchi interni (mossa più che legittima da parte di un capo di servizi segreti.) Altro è attribuirgli gesti che non solo sono contro la legge, ma minano anche la sicurezza nazionale.
Sono anni che lo seguo.
Posso garantire, anche senza conoscerlo personalmente, che si tratta di un uomo al servizio dello stato che agisce sempre secondo la legge.
E' capitato in un momento politico, sia interno che internazionale, non proprio felice.
Però non è colpa sua.
Nel nostro Paese non si fa cultura della sicurezza vera. Perciò si crede a qualsiasi fesseria venga scritta dalla stampa internazionale e rilanciata da quella locale.
Quello a mio parere è in parte anche colpa sua.
Immagino che obietterebbe che non è vero.
Sarei curiosa di sapere che tipo di argomentazioni userebbe.
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