mercoledì 28 marzo 2018

1+1+1

Il rapporto tra le Forze Armate e i Servizi Segreti è strettissimo: ogni volta che ho partecipato a riunioni con degli israeliani aveva davanti sempre tre persone, uno del Mossad, uno dello Shin Bet e uno dii Aman. Le Forze Armate israeliane contano moltissimo sulle informazioni e dispongono di tante informazioni, molto superiori per qualità e quantità, di quanto non abbiano a disposizione, ad esempio, le Forze Armate europee. Inoltre, si muovono in modo coordinato, molto intelligentemente: le Forze Armate preparano delle liste, che in gergo vengono chiamate ‘liste della spesa’, nelle quali vengono definite le esigenze informative generali e particolari, e i due Servizi lavorano per rispondere a quella lista della spesa. Con il Governo c’è un rapporto assolutamente quotidiano, diretto ed intenso, con il Primo Ministro e con i Ministri della Difesa, degli Esteri e dell’Interno. lindro.it
Foto Noam Amir

C'è da invidiare il generale Halevi.
Un abbraccio non d'amore, ma che vorrebbe smentire storie di veleni.
A dispetto della struttura e dei metodi, i problemi non mancano anche tra i migliori.
In questi giorni si è tornato a parlare, tra le tante beghe di Bibi, dell'affare dei sottomarini.
Nessuno sarebbe stato a conoscenza dell'incremento di sottomarini acquistati deciso dal primo ministro israeliano. Nemmeno un paio di membri del consiglio nazionale di sicurezza che fu in pratica l'unico organo (all'epoca presieduto proprio da Cohen) a dare parere favorevole all'operazione.
In mezzo c'erano ex ufficiali passati al settore privato.
Gli apparati di sicurezza e l'esercito di Israele non sono i migliori nell'area.
Ammesso che in Italia si conosca quella realtà.
Brillano a seconda del governo che li guida.

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