venerdì 30 marzo 2018

One man band

Iran, meanwhile, will stick around to pick up the pieces and refashion countries and societies according to its own interests and ideology. As it did in Iraq and Lebanon, Iran will almost certainly transform its proxies in Syria into fully entrenched components of whatever political system emerges from the ruins of conflict. These Iranian allies will shape the future of the Syrian state and the political landscape of whole Middle East. The United States can alter the course of events if it commits to staying in Syria, builds on the current deployment of American forces and nurtures long-term partnerships to ensure that the fate of Syria and the region is not left to Iran and its proxies.nytimes

Da qualche giorno i suoi circuiti social trasmettono immagini presumibilmente non recenti.
Probabilmente è in giro in Iraq a cercare convergenze per le elezioni.
Il generale Soleimani tratta con le milizie, con le tribù, con l'establishment politico e militare.
Sempre. In tempo di guerra e anche di pace.
Consola le famiglie dei martiri. Gli assicura un futuro.
Manda acqua, cibo e vestiti dove serve.
Parla il linguaggio della gente. Dà loro quello di cui hanno bisogno.
Nessun altro può fare lo stesso.
Nemmeno gli arabi convinti di poterlo cancellare dalla scena prima o poi.
Nemmeno un drone. Morto lui, rimane il metodo.
L'unica via da seguire è quella di contenere le velleità iraniane.
Evitare il consolidamento.
Per fare ciò bisogna allo stesso tempo contrastare l'Iran e dialogarci.
Senza aspettarsi grandi risultati. Semplicemente contenerlo.
Evitare che il fiume straripi.

Nessun commento:

Posta un commento