sabato 8 novembre 2014

Pout pourri

Uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del presidentissimo della regione Abruzzo era l'ampliamento dell'aereoporto di Pescara e dei suoi servizi.
Lucianone D'Alfonso ci aveva promesso voli mega galattici.
Ieri il colpo mortale : la consulta ha bocciato la legge regionale che prevedeva una sostanziosa ricapitalizzazione.
Quindi per adesso ci dovremo accontentare dei soliti voletti a Milano, Francoforte, Svizzera (regalo del senatore Razzi) e posticini simili.

Mentre leggevo un papero accademico del nuovo comandante dei servizi segreti pakistani, mi è capitato sotto gli occhi un articoletto del solito giornale che poca simpatia ha per gli organismi preposti alla sicurezza, sul volo che ha portato ad Albenga (pare strano ma hanno un aereoporto e con due piazzali) il nostro primo ministro.
Non scherzo. E' in rete.
Un giornalista con precedenti simili ha scritto mezza pagina su un (presunto ?) volo che i nostri servizi avrebbero riservato a Matthew.
Non lo pubblico perchè questo è un blog (semi?)serio.

Allora andando con la memoria ai bei tempi che furono, quando gli agenti baciati dal sole riportavano a casa le giornaliste di sinistra, non può non sfuggire la differenza di stile tra i falconi di ieri e quelli di oggi.
Belli, colorati e con la bandiera per traverso l'I-Dies, anemico ed essenziale quello per Matteo.

Ora si chiedeva il giornalista perchè non dargli un banalissimo volo di stato ma piazzarlo su quello dei servizi ?
Mah.
Secondo me è una mossa tipo quella del generale Esposito che leggenda narra, cedette l'autista al nostro prime boy.
Da un lato lo vogliono controllare che non si sa mai che Matteo magari si perde.
Dall'altro lo coccolano . In fondo l'è un bambinone.
Chissà che aereo usa per tornare a lugo o ravenna or wherever il nostro agente tortellino.

E in questa serata velata di misteri e solitudine, scendiamo un nero sipario come si suol dire in cassazione.



Foto igv.it, flightaware

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