Non risparmia critiche a Roberto Saviano, l'autore di Gomorra. «Saviano è una persona intelligente» si legge nel libro «che l’editoria ha saputo sfruttare con ancor maggiore acume. Gli va riconosciuto il merito di aver portato alla ribalta nazionale un fenomeno di cui non tutti, in Italia, avevano compreso la gravità. Un po’ meno generoso sarei nel giudicare la rappresentazione della città e dei suoi abitanti che ha offerto al Paese. Si tratta di una fotografia generalista e semplicistica».
linkiesta
Il procuratore Lepore è uno di quei personaggi molto amati dalla gente, che ha combattuto la criminalità in trincea ma non disdegna comunque i palcoscenici classici dell’antimafia cosiddetta certificata.
Il suo pensiero oltre a stimolare riflessioni costituisce un cardine prezioso sul quale costruire non solo una Napoli diversa ma anche un’Italia all’avanguardia.
Rimarrà un velo di mistero sul ruolo da lui avuto in quello che ormai storicizzando possiamo chiamare il caso Pisani.
Una caso la cui genesi e gli sviluppi devono essere ancora chiariti.
Non ci è stato concesso sentire dalle sue parole se il procuratore fosse effettivamente d’accordo con lo schema accusatorio visto che pare anche in fase d’indagine non aver mai negato la fiducia all'allora capo della squadra mobile partenopea.
Anzi lo ha addirittura investito di maggiori responsabilità lasciandogli in mano di comune accordo con i Questori che si avvicendarono all'epoca, accertamenti tanto delicati quanto decisivi per le accuse che stavano prendendo corpo proprio in quei giorni e che sarebbero state ufficialmente formulate nei mesi successivi.
Splendido anche fu il racconto reso a processo dal compianto capo della polizia, circa le sortite romane del dottor Lepore.
Questo procuratore che corre trafelato tra i palazzi ministeriali per salvare l’immagine della polizia e di uno dei suoi gioielli più preziosi dalle grinfie dei media partenopei, sembra uscito dalla penna di Allan Poe.
Agì in fondo con la stessa tenerezza con la quale per poco non salì sulle barricate a difesa del prode carabiniere storico rivale del poliziotto calabrese.
Magari un giorno sarà lui stesso a chiarirci questi ed altri fatti.
Per adesso godiamoci le sue fatiche letterarie.
Credo che figure come quella del procuratore Lepore siano da ascoltare per comprendere i fenomeni criminali e cercare di sradicarli dal nostro tessuto sociale.
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