La tecnica comunicativa utilizzata dal social team del presidente americano è la stessa dei suoi emissari in Italia. Punta sull'impatto dell'imbarazzo creato, sia sul fronte interno che di fronte agli interlocutori internazionali, da uno scenario estremo e di poco probabile realizzazione al quale Trump comunque punta.
Non è un caso che il repost sia arrivato nelle stesse ore dell'assist meloniano anti woke.
A Trump può andare bene la lisciata del primo ministro del Pakistan perchè sa di avere in Asim Munir un valido alleato. Che è quello che in casa comanda veramente.
Del presidente del consiglio italiano e della sua squadra si fida relativamente.
All'Italia manca un interlocutore forte.
In questo senso la narrazione poco elegante nella forma ma concreta nella sostanza di Landini fa da contraltare alla forbita analisi di Minniti.
Il governo italiano rimane in bilico tra il ruolo di mediatore e quello di cavallo di troia.
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