He reiterated that “the Libyan people, in all their diversity, must shoulder their historic responsibility to find a formula that ends the political vacuum,” calling for a community movement to “transform division and mistrust into lasting stability and peace.” “We must build a united Libya founded on freedom, dignity, the rule of law and institutions,” he said. The Arab weekly
Ora si dirà che è la solita para(bip) di Haftar che vuole continuare a campare di ricatti sui dossier che lo vedono signore e padrone.
Ha guardato il modello Asim Munir e il pasticcio siriano e si è fatto due conti.
Da soli lui e famiglia possono ottenere molto di più per la Libia di quanto gli viene imposto.
Il ragionamento non esclude invece gli equilibrismi affaristici di Boulous. Anzi.
Update one Attachè at a time
Una volta fissati gli accordi militari con i singoli Paesi per circoscrivere terrorismo, migranti, border control, e garantito l'accesso a investimenti commerciali e sfruttamento energetico, gli Haftar assieme a camera e governo possono gestire in piena autonomia il processo politico.
Con la benedizione degli americani e dei loro alleati. Turchia compresa.
Il problema rimane Tripoli.
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