La parola che mi ha colpito dell' annuncio dei Coma Cose è quella della metabolizzazione.
Che mi ha ricordato quando il mio cardiologo, più un amico che un medico, cercava di consolarmi per la perdita di mamma. Mi spiegò che dovevo prendermi del tempo, e molto anche, per metabolizzarla.
Sul momento la cosa non mi convinse. Poi mi resi conto che aveva ragione. Io avevo iniziato con il piede sbagliato cercando di dimenticare le ultime settimane che erano state particolarmente dure. Volevo trovare anche un modo per dimenticare lei che era diventata negli ultimi anni una parte di me.
Alla fine ho capito che era cambiato il contesto e dovevo cercare di adattarmi. O anche di cercare un altro contesto e andarmene via da casa.
Ma che dovevo comunque prendermi del tempo per pensare.
Ora io non metto in dubbio che la fine di una relazione sentimentale possa essere traumatica, nel mio piccolo quando è capitato è stata provvidenziale, però trovo esagerata l' enfasi.
Per non parlare della cannibalizzazione. Magari gli artisti vivono in una realtà appunto enfatica.
Nella vita prima o poi tutto finisce. Se uno vive in quest'ordine di idee poi soffre un po' meno. O meglio.
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