lunedì 13 ottobre 2025

A stamp of solitude

 Lei in cuor suo, sapeva che quello sarebbe stato l' ultimo saluto, poiché aveva deciso di lasciare Roma per un lungo periodo. Ottenuti i propri sacrosanti diritti, non aveva più senso rimanere nella capitale. Aveva tanta nostalgia della sua Arco e voleva riabbracciare parenti e amici. La storia d'amore con Antioco, inoltre, era giunta al capolinea. L'odiato padre aveva vinto la sua personale battaglia. Il suo sogno d'amore era stato per sempre infranto : non ci sarebbe stato nessun matrimonio! Luisa Zeni Un sogno chiamato Italia C. Restelli Ed. Mursia 

Il veto del padre dell' amato e le difficoltà incontrate per reclamare un compenso dovuto l' avevano catapultata di nuovo nella realtà. La guerra può cambiare il destino di un Paese. Non le tradizioni e la storia.

Luisa Zeni era una donna profondamente sola. Il nonno aveva in qualche modo riempito il vuoto genitoriale che le era stato assegnato dal destino.

Vuoto che lei cercava di sostituire attraverso le figure maschili di grande carisma che incontrò sul sentiero della guerra. Il colonnello Marchetti che intuì per primo le doti di cacciatrice di informazioni. Cesare Battisti e Gabriele D'Annunzio che ne stimolarono il fervore per la patria. Il comandante Roncagli che la aiutò nei momenti più difficili.

Anche l'attitudine ad intrecciare relazioni era sintomo della mancanza di un riferimento umano stabile e duraturo. L' affetto della gente la consolava grandemente. Rimaneva comunque sola con se stessa anche nei momenti di gioia.

Oggi la spia ha davanti a sé sfide più complesse. Ha comunque la possibilità di gestire le scelte private e lavorative in piena autonomia e consapevolezza.

Il coraggio e la forza di Luisa erano nella accettazione che doveva dipendere dagli altri.

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