walking a route past Europol, Eurojust, and the Canadian embassy with a “wifi-sniffer,”...The arrests followed a tip from Dutch intelligence (AIVD) Monday nltimes.nl
L'allarme lanciato da MET e MI5 nel corso dell'estate era riferito al reclutamento di massa dei giovanissimi. E al fatto che il fenomeno riguarda non solo la Russia ma anche Cina e Iran.
Se al momento è relativamente facile individuare in anticipo questi profili grazie al lavoro fatto negli ultimi anni dai comparti di sicurezza in ambito cyber, in un futuro non molto lontano il compito potrebbe rivelarsi più arduo.
Le campagne di sensibilizzazione tra scuole e famiglie possono costituire un valido mezzo di contrasto.
All'indomani dell'annuncio in pompa magna dell'istituzione di un portale nel dark web per attrarre nuove spie da Paesi ostili, esperti e anche ex appartenenti al servizio hanno sollevato dubbi sulla reale portata dell'operazione.
Il ricorso a deep web e dark web si rende necessario sia per attingere a contenuti che sfuggono all'indicizzazione di Google che per entrare in contatto con soggetti per i quali l'anonimato è fattore critico. Quindi personaggi di piccolo calibro. Microcriminalità e whistleblowers.
Agenzie private, forze dell'ordine e testate giornalistiche si affidano al mezzo per una pesca che ha varie mire.
La difficoltà delle interazioni sta nell'inquadramento giuridico di questi soggetti.
In ambito intelligence è stato osservato che difficilmente le potenziali reclute potranno fornire accesso a dati e documenti sensibili.
Con tutta probabilità l'operazione mediatica tende ad incoraggiare l'adesione su vasta scala grazie all'anonimato più sicuro offerto dal dark web. E a rilanciare il ruolo della Turchia sui tavoli di mediazione.
Nessun commento:
Posta un commento