martedì 16 settembre 2025

Il cuore nero delle spie

 

Per non farci mancare niente anche MI6 non si è sottratto alla tentazione di rifilare perle di saggezza via Instagram.

Visto che il noleggio era in saldo su prime anche io non mi sono sottratta alla tentazione di black bag.

Mi incuriosiva il fatto che in Inghilterra è stato un flop al botteghino.

Stroncato anche dalla stampa si sta rivelando un successo in streaming.

Il finale lascia prevedere un sequel.


Ci si aspettava un prodotto che potesse sostituire in parte e temporaneamente la saga di Bond.

In realtà il film rientra nella categoria cosiddetta thriller psicologico che è il piatto forte delle piattaforme di streaming. A metà tra Orwell e Orson Welles.

Poca azione. Molti contorcimenti mentali.

La parte che non mi è piaciuta è quella in cui sia la moglie che il marito in momenti separati apprendono della possibilità che il coniuge sia il traditore del caso.

Senza esitazione il primo pensiero va al salvataggio del coniuge.

Cioè il servizio alla nazione passa in secondo piano.

Con il progredire della storia si capisce il perché.

Gente che lavora ad alti livelli con tensione e intrighi quando trova rifugio nel matrimonio con un collega cerca di tenerselo stretto.

Tra droghe, tradimenti, perversioni sessuali e  manipolazioni mentali appare come un ambiente difficile al quale sopravvivere.

Solitamente si rimane delusi quando si ha un'idea differente della situazione.

A mio parere è la macchina comunicativa delle agenzie d' intelligence che esagera nel proporre il mestiere e l' ambiente come ideali.

Indubbiamente si tratta di un ambito delicato di lavoro.

Però saranno umani e fallibili anche loro.

Venirci a dire che guardano la televisione e vanno a fare la spesa al supermercato sa di presa in giro.

A proposito di porcherie MI5 ha ufficialmente ammesso di avere condotto intercettazioni illegali su un corrispondente della BBC.

Si tratta dell' Irlanda e degli anni 2006-2009.




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