martedì 2 settembre 2025

Cave diem

 

Dopo, in questo contesto, Haftar potrà sfruttare il controllo dinastico sulle forze dell’est e l’omogeneità di tali forze, per imporre il suo controllo totale anche a Tripoli. Se ciò avverrà naturalmente, via negoziati o via armi dipenderà dalle reazioni delle milizie di Tripoli, non solo quelle pro- Dbeibah – le milizie nemiche dell’attuale primo ministro non sono necessariamente aperte a un compromesso con Haftar, come è esattamente il caso per Kara e i suoi – e Misurata e gli interessi degli attori esterni in quel dato momento specifico.  Cristiani-Mezran Feltri substack

Kalin e la sua squadra erano passati da Tripoli a luglio per cercare la quadra con le milizie.
Tentativo fallito.
Per indurli a ragionare converrebbe togliere di mezzo Dbeibah più che cercare di addomesticarlo.

Il respiro internazionale intrapreso dai viaggi di Khaled e Saddam assieme alle pressioni di Egitto e Arabia Saudita potrebbe servire a costruire un asse verso Tripoli.
Il che non sembra avere fiaccato quello con Russia e Cina.
Rimane l'incognita dei rapporti all'interno della famiglia.
El Seddiq e Belqacem per il momento sembrano accontentarsi dei margini di competenza che gli spettano .
La sparizione di Khaled nei giorni precedenti all'investitura di Saddam indica che non è tipo da accontentarsi.
Il ruolo della Turchia rimane fondamentale in questo contesto.

Con gli Stati Uniti che si limitano alle benedizioni e agli affari e gli europei che cercano di darsi un tono per non perdere un margine di influenza all'Italia conviene praticare cautela.

Babbo a parte come è messo Caravelli con i fratelloni?


Update della sera Benghazi

L'aereo della CIA è ripartito dopo un giorno e qualcosa di sosta (TaHa Hadeed)

Papà Haftar entro fine mese va in Turchia (MEE)

Tripoli

L' aeroplanino del GNU è ripartito da Roma


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