giovedì 25 settembre 2025

And we all have our daddy's eyes

Women’s attitudes are also changing, with some women feeling more confident to claim their inheritance rights. Sometimes the change is generational, and ‘[women’s] children encourage them to demand!’ Um Aliz’s son Tarek had indeed encouraged her to claim her inheritance. The fact that her children had matured and married, also meant that Um Aliz had an important alternative safety net in case anyone would need to provide for her; a role that would earlier be played by her brothers. But Um Aliz also mentioned the trailblazing claiming by her female maternal cousin Salima who came to her three times to talk about the inheritance: ‘They said they would not leave their mother’s share … And I said what you are doing, I agree with it [that I run with it]’. Had it not been for these cousins, Um Aliz said that she would probably not have claimed anything.Women's disinheritance in Libya


Il rapporto con le tribù per una organizzazione militare che combatte a difesa del territorio o per conquistarne di nuovo non è mai facile da costruire.

Sheikh Al Joulani affidò il compito di superare le diffidenze al lavoro sul territorio svolto dal governo di unità nazionale e dalle amministrazioni locali.
Una volta compreso che il leader di Hayat Tahrir non aveva intenzione di rimodellare gli equilibri interni e cambiare regole e tradizioni, ma voleva unire la dimensione militare al discorso politico-sociale, i capi delle tribù accettarono di incontrarlo per discutere come assemblare le forze e condividere gli obiettivi.

Per la famiglia Haftar il percorso appare più complesso. 
In particolare con gli Awaqir il rapporto ha avuto fasi altalenanti.
La vicenda di Um Aliz dimostra il carattere forte di una tribù della quale non è semplice ricostruire la storia in quanto essa viene raccontata da ciascun appartenente in maniera diversa. In parte le radici possono essere tracciate fino ai Banu Salim . 

Il lavoro di dialogo portato avanti dai fratelli Haftar nelle ultime settimane deve tenere conto anche della situazione precaria che pare essersi aggravata nelle ultime ore a Tripoli. 
Ma soprattutto deve offrire una sponda di collaborazione stabile e organica al progetto per la Libia al quale la famiglia sta lavorando.

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