L'intervista non è recente. Non tradisce comunque il profilo che Yossi si è costruito negli anni.
Più che in altri sistemi quello israeliano richiede la posizione di primo ministro per essere incisivi sul cambiamento.
Però le dichiarazioni dell'ex capo del Mossad, almeno la parte tradotta in inglese, riflettono quel pizzico di atteggiamento presuntuoso che caratterizza le spie. Soprattutto i vertici.
La linea di separazione tra fermezza e arroganza è sottile.
Abituato a dirigere un'agenzia non può che accettare solo la posizione di primo ministro.
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