La sconfitta segnò un ridimensionamento dell’influenza del ministro nella gestione dell’intelligence, ma non il suo appetito per il potere. lo spiffero
Non è questione di potere.
Evidentemente le sue strutture non riescono a trovare la quadra con i servizi..
Il che rappresenta una criticità sui fronti operativi.
Poi c'è la questione politica. Una competizione con il sottosegretario, per come l'hanno descritta i giornali, rispetto alla gestione in materia di sicurezza e soprattutta al rapporto con il presidente del consiglio.
La crepa con l'AISE, se esiste veramente, deve essere risolta.
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