Quando incontrai di persona quello che pensavo fosse l' amore della vita non mi venne in mente un termine particolare per descriverlo.
Non era bello. Così come non lo sono nemmeno io.
Ma non era quella la cosa che ci interessava.
Avevamo in comune i forum omaniti.
Io bazzicavo Sabla. Lui era impegnato nelle discussioni della versione araba che nulla aveva a che fare con quella inglese.
Lì si confrontavano gli intellettuali da tutto il Paese. E anche quelli dell' area mediterranea.
Per la secret Police era un pozzo di informazioni da barattare con le mukhabarat degli altri Paesi.
Per darsi un tono ogni tanto pescavano qualcuno e lo interrogavano o lo tenevano dentro per un po'.
Sotto Qaboos la dissidenza aveva un peso. Serviva a dimostrare l' apertura del sovrano.
Con il mio scrittore dissidente avevamo passato ore a parlare su Internet.
L' incontro non fu spaccante. Semplicemente una conferma della conoscenza reciproca.
Era l' uomo dei sogni. Di persona ci si accorge che dietro i sogni c'è la realtà da condividere.
I social sono insidiosi. Trascinano fuori dalla realtà. Spingono verso un universo parallelo.
Io francamente non capisco lo stupore e le note di condanna per la nota vicenda.
Siamo umani e limitati.
Considerato il contesto un errore è purtroppo una conseguenza naturale.
Nessun commento:
Posta un commento