Fidan likewise had phone calls with Barrack, Syrian Foreign Minister Asaad Hassan al-Shaibani, Saudi Foreign Minister Prince Faisal bin Farhan, and Jordanian Foreign Minister Ayman Safadi. Both Fidan and Kalin were reported to have kept Turkish President Recep Tayyip Erdogan closely informed of all developments and diplomatic contacts. Anadolu
In quanti abbiamo fatto la ola per la telefonata del direttore ad Haftar?
La narrazione è la linea di continuità che lega le tante vite di Hakan Fidan.
Dalla NATO al governo passando per la cooperazione e l'intelligence il gioco di squadra dell'ex capo del MIT deve dare vita ad un romanzo.
Il che non significa che non c'è sostanza nei resoconti sussurrati dalle solite fonti. Anzi.
Laddove l'Italia si affanna a sbandierare il pericolo russo e quello cinese per spronare gli alleati europei, la Turchia in Libia continua a tessere le sue tele così come ha fatto in Siria.
L'obiettivo è sempre lo stesso. Comandare il gioco su più tavoli.
Difficilmente gli riuscirà il miracolo siriano che si è materializzato quando tribù e jihadisti hanno trovato la quadra.
E addirittura Free Syrian Army, Qaedisti e Hayat Tahrir.
Questa è la paura di Dabaibah e Namroush che già di loro hanno seri problemi sul fronte interno.
Non riescono nemmeno a convincere le istituzioni internazionali che il processo di democratizzazione è sui binari giusti.
In Libia la Turchia potrebbe operare una scelta netta. O forse la ha già fatta.
E comunque la Cina si sta effettivamente espandendo a est.
Nessun commento:
Posta un commento