lunedì 2 giugno 2025

Se potessi raccontarti per davvero

 L' altro giorno mentre leggevo le dichiarazioni dei parlamentari europei scesi a Roma per fare chiarezza sul caso Paragon ho pensato che forse avevo capito male io .

Ho seguito tutti gli interventi da Bruxelles dove tuonavano sui pericoli per la democrazia e la libertà di stampa. Che ci vuole anche coraggio che i giornalisti quando parlano risultano noiosi.

Pareva volessero proprio marciare su Roma e sulle sedi del governo e dei servizi.

Invece giustamente essendo parlamentari europei si sono appunto fatti un giro per l' Europa. E da lì hanno capito che si tratta di un fenomeno europeo.

A Roma sono stati ricevuti dal capo dei servizi segreti.

Il quale ha spiegato loro che nulla di ciò di cui si parla da mesi può essere accaduto perché la legge non lo permette. Quindi li ha rimandati alla relazione del Copasir.

E li hanno capito che il Copasir svelerà l' arcano fornendo ulteriori dettagli .

Poi oggi leggevo le recensioni del concerto di Vasco a Torino. 

Il tripudio giornalistico verte sul fatto che il nostro ha spiegato che noi vita spericolata l' abbiamo capita male .

Abbiamo frainteso sia la canzone che lui.

Non "voglio" una vita spericolata. Ma "siamo".

Allora ho cercato lo spezzone del concerto.

Dopo avere iniziato con la versione classica ha proseguito con il pippone sulla vita da celebrare. 

E lì ho capito che io avevo afferrato il concetto già trent'anni fa. 

La mia vita maleducata era semplicemente la libertà di andarmene in giro la notte a esplorare Bologna. A volte passando vicino al pensionato delle suore per assaporare la libertà riconquistata.

O anche a palazzo a tifare Fortitudo. Ai mercatini .

Però da sola. Appunto persa per i fatti miei.

Vasco come i parlamentari europei ha adattato il concetto alla realtà.

Io l' ho fatto molto prima di lui. E senza che me lo spiegasse il capo dei servizi segreti.


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