Se nella tv di oggi ‘Quelli della Notte’ avrebbe lo stesso successo? Se ci fossero talenti bravi come Riccardo Pazzaglia forse sì – risponde Arbore – una trasmissione jam-session con grandi improvvisatori avrebbe successo anche oggi. Seppure oggi c’è un’altra televisione, una tv scritta di confezione fatta molto bene con satira e altro. La verità è che di improvvisatori di talento ce ne sono pochi. La presse
L' improvvisazione e la meridionalita' erano i punti di forza di quel programma.
E soprattutto l' orario della messa in onda.
La guardavamo al pensionato di suore negli anni dell' università.
Eravamo un gruppo di ragazze di cosiddetta buona famiglia piazzate lì a caso che non riuscivano ancora ad adattarsi alla nuova realtà.
Passavamo quasi tutto il giorno a lezione.
Non ci conoscevamo tra noi e nemmeno eravamo interessate.
Per lo più meridionali. Diverse pugliesi e calabresi. Siciliane.
Con quelle del nord c' era anche meno familiarità perché il fine settimana tornavano a casa.
Il giovedì e il sabato, con il rientro alle undici, andavamo a mangiare una pizza o al cinema. Ma era giusto per distrarci dalla monotonia.
Arbore e i suoi ci diedero la serenità necessaria a rompere il ghiaccio.
A capire che potevamo essere unite nella diversità.
Anche se non eravamo ricche uguali.
Ridevamo talmente tanto e in maniera rumorosa che ogni tanto si affacciava una suora per chiedere che stesse succedendo. Volevano sapere cosa c' era di così speciale in televisione.
La direttrice, suor Giuditta Federici, si raccomandava di fare più piano che le suore anziane dormivano.
Ma perché sentono alla loro età? Ci chiedevamo ridendo.
Era un' altra Italia. Un altro modo di vivere e percepire la vita.
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