A favore di Belloni, oltre al suo ottimo curriculum, conta l’esigenza di “risarcirla” per essere stata gettata nel toto-Quirinale, con il rischio di sovraesporre la sua figura e la sua funzione, che non dovrebbero mai finire sotto le luci della ribalta mediatica, e con la conseguenza di rendere problematica la sua permanenza alla guida dei Servizi. Quindi il classico promoveatur ut amoveatur. ytali
La politica è uscita a pezzi da questa storia, anche se l'elettorato non sembra averne percepito la gravità.
L'Ambasciatore Belloni non ha bisogno di essere risarcita. Ha il profilo adatto all'incarico.
L'unico appunto che le si può muovere, è che non si è sottratta al gioco politico. Come se fosse ancora segretario generale della Farnesina e non direttore di DIS. Questa è stata la percezione dei suoi comportamenti.
DIS che non è la CIA, ma permette maggiore spazio di manovra per fare da guida a dei politici che hanno dimenticato come svolgere il loro mestiere.
La riservatezza e il segreto non consentono di avere poteri speciali sulle persone. Forniscono piuttosto l'autorevolezza di suggerire il percorso giusto da intraprendere.
La mossa del decreto è il segnale che, anche dopo l'audizione al Copasir, non vi saranno sviluppi. Che è in fondo il giusto epilogo.
C'è da sperare che vicende come queste non si ripetano. Altrimenti il presidente del consiglio non potrà più bacchettare l'Erdogan di turno. In Italia i capi d'intelligence non si mettono a studiare a tavolino insieme all'elite di partito lo svolgimento dei processi. Però non ci abbiamo fatto una bella figura.
Update Copasir
Su questi stessi temi è in calendario domani la audizione del direttore del DIS Elisabetta Belloni.
Non bisogna dimenticare che è stato Ibrahim Kalin ad accogliere Richard Moore in visita per la prima volta in Turchia come capo di MI6. Ha un lato diplo-comunicativo più spiccato di Hakan Fidan.
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