Tuttavia nulla impedisce che i parlamentari chiedano chiarimenti anche sui fatti dello scorso fine settimana. Per un organismo di controllo potrebbe essere l’occasione di dissipare le ombre residue (vere o presunte) e stemperare le tensioni; oppure di alimentarle ulteriormente, con ricadute imprevedibili.Corriere
I suggerimenti di Bianconi. O una soluzione rapida e indolore nel fine settimana. Sotto silenzio e dopo il discorso del presidente della repubblica.
Ovviamente l'autorità delegata non poteva trattare questa vicenda come fece in altro ruolo con i casi Grassi e Di Legami. O anche con Ceccaroli che non aveva colpe particolari se non quella di essere stato poco opportuno in veste di privato cittadino e in quella rete che lui conosce bene. Probabilmente la dichiarazione del prefetto Gabrielli era sintomo di una linea attendista. In attesa cioè, di ragionare assieme al presidente del consiglio che potrebbe non gradire soluzioni drastiche.
Soluzioni drastiche che però si rendono necessarie proprio per consentire ai nostri servizi segreti di continuare ad operare in tranquillità. Questa è la cosa più importante.
Un incontro da Novella 2000. La definizione più intelligente di quella foto l'ha fornita il direttore de La Verità. Può un "capo di servizi segreti" o meglio direttore di un organo di indirizzo di coordinamento, essere candidato a sua insaputa o anche vedersi attribuite dichiarazioni poco opportune per il ruolo ricoperto, da un ministro o anche da un semplice cittadino?
Questo è il problema che non toglie nulla alle capacità e competenze acquisite nel corso di una brillante carriera da Elisabetta Belloni. Ma può danneggiare su più fronti i nostri servizi segreti.
Su questo ed altro, il direttore del DIS è chiamata a riflettere.
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