spiega Parissone: «L’epoca del virus è uno spartiacque. Ancora più dell’11 settembre, l’altro grande evento collettivo dei nostri tempi, il coronavirus fa sì che tutto il passato anche recente si distanzi, diventi “lontano”. A noi interessa proprio ripensare la memoria dopo questo spartiacque, agganciarci al nuovo immaginario collettivo, a una rinnovata necessità di ricordare, di ritrovare storie e frammenti che forse prima non avremmo preso in considerazione». corriere
Parissone è sempre avanti.
In un Paese lento come il nostro, il suo prodotto diventa una sfida.
Se è ancora troppo presto per avviare una riflessione su quanto sta accadendo e come lo stiamo affrontando, un tuffo nel passato potrebbe aiutare a rafforzare la coscienza collettiva.
Per il momento non si riesce ad andare oltre la rabbia e la delusione o la ricerca di dolci distrazioni.
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