lunedì 21 dicembre 2020

Dopo

Una giornalista gli ha chiesto come è possibile fare i controlli visto che non si può entrare nelle case delle persone. Conte, che è furbissimo, non si è fatto cogliere in castagna e ha prontamente risposto: “Noi controlliamo gli spostamenti, quindi se lei sgarra la controlliamo dopo”. Dopo. Ergo, il pattuglione, se vuole rimproverarti, deve appostarsi e aspettare la fine della festa. Non può neanche controllarti “prima”: lo ha detto il presidente del consiglio, mica il Conte Mascetti. Se stai andando a un festone e siete in 80 su un autobus a noleggio, ma ancora non siete arrivati, il pattuglione deve starsi muto? E se ti ferma “dopo”, il pattuglione, come fa a sapere quante persone eravate in quella casa? Te lo chiedono e tu vai nel panico e rispondi? E’ consentito l’uso del waterboarding durante l’interrogatorio? 

Ottavio Cappellani La Sicilia 20 Dicembre

Da quanto è stato sentito in questi giorni, i controlli sul territorio saranno molto rigidi.

Cosa che finora, almeno in Abruzzo, è accaduta principalmente nel fine settimana.

Sia nei giorni arancioni che rossi, le "scuse" preparate prima di uscire non si sono rese necessarie.

Un maggior rigore, per di più nei giorni festivi, potrebbe scatenare la rabbia.

Questo elemento dovrebbe essere preso in seria considerazione dal CNOSP a telecamere spente.

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