lunedì 10 febbraio 2020

Chi muore e chi cambia casa

If the escape of Ehsan is not the result of culpable negligence & criminal incompetence, then it’s a case of state within state. Whichever way one looks at,it is atrocious. In terms of mystery, deafening silence, cover up it brings to mind OBL living in a cantonment for years.
9:41 AM - 8 Feb 2020
Farhatullah Babar @FarhatullahB Islamabad, Pakistan


A volere essere precisi, è anche poco corretto parlare di fuga.
Ad Ehsan è stato riservato il trattamento al quale hanno accesso i grossi calibri.
Si consegnò nel 2017 dopo una trattativa che metteva nero su bianco la contropartita per una prigione dorata. Infatti il tribunale non ha mai ricevuto l'ordinanza d'incriminazione conseguenza della chiusura delle indagini. In maniera semiufficiale l'esercito ha ammesso la sua collaborazione e anche la sparizione. La versione che quest'ultima avrebbe preso forma nel corso di una serie di operazioni antiterrorismo è da verificare.
E' da verificare anche il resoconto fatto dallo stesso Ehsani attraverso un profilo Facebook riconducibile a lui e nel quale afferma di trovarsi in Turchia. Si tratterebbe di un passaggio che per forza di cose avrebbe dovuto richiedere una stretta collaborazione tra Turchia e Iran. Su altre rotte rischierebbe il fermo dell'Interpol. Sarebbe più logico pensarlo in qualche nascondiglio al confine tra Pakistan e Afghanistan.
Risulta interessante che, pur non negando il ruolo avuto nel ferimento di Yousafzai, in queste ore continua a prendere le distanze dal massacro del dicembre 2014. Evento che in qualche modo toccò l'Italia poichè un cittadino residente nelle Marche, e poi espulso per propaganda su Internet, avrebbe avuto collegamenti con qualcuno coinvolto nell'attentato.
Ehsan sa perfettamente che la sua "fuga" può avere risvolti politici e provocare scossoni nella galassia esercito-intelligence. Ha lasciato intendere di essere pronto a rivelare i dettagli dell'accordo stretto con gli apparati di sicurezza.
Nella galassia TTP c'è inoltre da registrare la conferma della notizia della morte di Sheikh Khalid Haqqani, capo mancato qualche anno fa per questioni tribali, che per qualche motivo a fine Gennaio si trovava a Kabul. E perdite importanti anche per Hizbul Ahrar che è una costola di Jamatul Ahrar nel quale militò lo stesso Ehsani dopo essersi allontanato dal gruppo principale.
Difficile dire se si tratti di coincidenze temporali o eventi pianificati.
Di certo bisogna tenere d'occhio questo scenario.

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