domenica 3 novembre 2019

Voices

Per ogni «voce» sono state indette gare d’appalto, ma la procedura non è ancora completata e dunque al momento di rinegoziare il Memorandum appare scontato che i libici decidano di alzare ulteriormente la posta, soprattutto per quanto riguarda il finanziamento di progetti. Aprendo così un canale parallelo, una trattativa che deve inevitabilmente coinvolgere i servizi segreti. 
sarzanini corriere

Un possibile ritorno ufficiale sulla scena del generale Manenti, ipotizzato dalle testate che si occupano abitualmente della sua vita da pensionato e le cui previsioni non si sono mai materializzate, dovrebbe avere come obiettivo quello di modificare l'orientamento italiano per quanto possibile.
Bisognerebbe andare oltre il contenimento delle velleità finanziarie libiche e dell'irrequietezza di marshal Haftar da un lato e delle milizie sul fronte opposto.
Oltre anche la cura degli interessi dell'ENI.
Con la consapevolezza ovviamente, che finché non si arriva ad un accordo con gli attori stranieri, la parola contenimento è l'unico obiettivo possibile.
Manenti, da interlocutore storico quale è, potrebbe trovare impulsi nuovi ed equilibri migliori.
Si tratterebbe di un ruolo complementare a quello svolto dall'Aise, la cui gestione complessiva è portata avanti con estrema lungimiranza e concretezza dal generale Carta e dai suoi vice.

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