E «altre cose sono state dette a registratore spento». Per questo le sue parole suonano come un avvertimento rispetto al ruolo del 007 italiani che potrebbe essere noto nelle prossime settimane. Inserito nel rapporto finale di Barr, oppure — ed è questo a rendere ancor più inquietante la vicenda — utilizzato per trattative sottobanco.
corriere
Puntuale come al solito la signora Sarzanini e il corrierino dell'Interno.
Prima dell'audizione al Copasir il presidente del Consiglio deve aver chiesto di effettuare verifiche circa eventuali azioni portate avanti su base individuale e iniziative personali.
L'impressione è che Barr e Durham non abbiano elementi significativi.
Il personaggio Mifsud può servire ad imbastire una versione che almeno dia legittimità all'inchiesta penale. I racconti dell'avvocato, a quanto pare bisognoso di visibilità e ritorni, ricorda molto da vicino la vicenda Abu Omar. L'alto funzionario del Sismi che si accerta della partenza verso la Germania.
La scelta di Matelica pare non essere casuale. Il legame tra Eni e i servizi.
Le trattative sottobanco sono da evitare per non creare precedenti.
Se proprio non ci si può astenere, bisogna scegliere l'interlocutore giusto.
Di certo non l'avvocato in cerca di guadagni facili.
I nostri 007 devono serrare i ranghi e mantenere i nervi saldi.
Mettere da parte le controversie interne ed astenersi dal rilasciare dichiarazioni non ufficiali o fare confidenze al giornalista di turno.
Anche per uomini e donne che devono farlo per mestiere, non è facile mantenere la calma con tutto quello che si legge sui giornali. Una gogna mediatica quotidiana di cui non si sentiva il bisogno.
Ma se si tratta di un bluff da parte americana , l'unico modo per contrastare l'offensiva portata avanti dalla galassia che lo sostiene è la calma accompagnata dal silenzio.
Nessun commento:
Posta un commento