sabato 5 ottobre 2019

Il difficile mestiere della fonte

L' unico che, invece, dovrebbe rimanere fuori dal ricambio è il direttore dell' Aisi, Mario Parente. Il generale dei Carabinieri alla guida del Servizio che si occupa della sicurezza interna, conclude il suo mandato alla fine del prossimo aprile. Anticiparne la chiusura di cinque-sei mesi viene considerata un' opzione inappropriata. Se non inutilmente sconveniente nei confronti di Parente. Da considerare, poi, che in primavera ci sarà una enorme tornata di nomine pubbliche. Compresa quella del capo della Polizia. repubblica-dagospia

Una serie di movimenti di cui si parlava già da diverso tempo.
L'enfasi mediatica costruita attorno alla visita di Barr ha evidentemente fornito un alibi necessario ad avviare un processo di parziale cambiamento.
Un altro motivo per evitare un cambio al vertice dell'Aisi, oltre al fatto che non se ne vede esigenza concreta, sta anche in una corsa a due per la successione che potrebbe risultare poco piacevole. E che sarebbe solo una naturale conseguenza del momento politico che stiamo vivendo.
L'uso strumentale che si è fatto in questi giorni del ruolo dei vertici dei servizi nelle vicende americane è nato dalla (ri)discesa in campo di Matteo Renzi e dall'incertezza che regna attorno al futuro politico e alle scelte del presidente del consiglio. I servizi segreti sono stati usati dai giornali per spostare equilibri e fomentare una guerra che potrebbe cambiare il futuro politico del Paese.
Abbiamo letto di direttori di agenzie che si sono smarcati, che sono stati scaricati o avrebbero scaricato. Di servizi segreti che sarebbero a completa disposizione del presidente del consiglio o di chi vuole fare cadere il governo. Di fonti interne, vicine o che frequentano la galassia dei servizi, che avrebbero certificato o smentito le storie di cui si è parlato.
Finché non vi sarà certezza sulle richieste di Barr e sul livello di collaborazione offerto dal governo italiano, rimarremo nel campo delle ipotesi che non possono prescindere comunque dal perimetro normativo che regola l'attività dei servizi segreti.
E' arrivato forse il momento per tutti quelli che hanno contribuito alla costruzione di questa vicenda, e di quelle correlate, di riflettere sul ruolo che vogliono avere per tutto ciò che riguarda la difesa dell'interesse nazionale.

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