giovedì 3 maggio 2018

I filmini di Bukhamada

Quando all'arrivo ha salutato Bukhamada, Marshal Haftar l'ha guardato con occhio clinico e con un sorrisetto gli ha dato un pizzicotto sul sedere facendogli notare che aveva preso peso.
Il giorno appresso Bukhamada non era con Haftar all'ispezione dell'op-room e sui social è partita la solita serie di speculazioni.
Da immagini di repertorio Benghazi sembra una città meravigliosa. Un mare da sogno. Però sui social nessuno posta scatti giornalieri.
Persino di Tarhouna ci sono cronache visive giornaliere. Di Benghazi su Google escono solo foto di guerra .
Poi arriva lo scribacchino del Nytimes (non so quanto lo paghino ma sulla Libia scrive cose che nemmeno un bloggarolo) e Benghazi sembra un inferno. Haftar addirittura peggio di Gaddafi. Con annesso Bukhamada che guarda i canali satellitari e mostra i filmini di Benghazi allo scribacchino.



A Tripoli invece un uomo con la faccia da pesce lesso un giorno va a trovare i superstiti e quello appresso riceve i commercianti italiani. In between l'intelligence militare israeliana avrebbe preso contatto sia con il virginiano dal pugno di ferro che con l'uomo dalla faccia da pesce lesso per risolvere il problema del contrabbando di armi. In sei mesi che seguo con maggiore costanza la Libia via media non ho capito nemmeno la metà di quello che ero riuscita ad afferrare in un anno di Siria.
Mi piacerebbe sapere che c'hanno capito il ministro Minniti e gli omini dell'Aise.
E le donne anche.
Ma mi piacerebbe anche conoscere Bukhamada.
Così ci mettiamo a dieta.
 

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