Spesso purtroppo sono eventi inevitabili.
Ma se lasciano tra i morti un giudice del consiglio di fatwa e dei bambini, qualcosa non quadra.
Senza voler minimizzare le colpe di Hayat Tahrir, Nour Eddin al Zenki, che doveva essere un modello sul quale lavorare per costruire la Siria del post-Assad, è il cuore pulsante del problema .
Un gruppo, pensato e plasmato da americani e turchi,

Il rapporto con gli americani è servito loro a crearsi una coscienza politica e a metterla in mostra attraverso una buona opera di public relations.
Poi è arrivato il primo segnale di rottura. Si sono uniti ad Hayat Tahrir al Sham sorto dalle ceneri di Nusra. Un vero colpo alla credibilità della operation room turca che ha confermato i dubbi sulla reale capacità americana di comprendere il conflitto siriano e intervenire in maniera da almeno contenerlo.
Dopo pochi mesi un altro shock. Rigettata l'alleanza con al Julani, Zenki si mette completamente al servizio della Turchia e organizza una campagna di delegittimazione di HTS rendendo pubbliche comunicazioni in cui venivano fuori la corruzione e i problemi interni della formazione jihadista. Adesso addirittura si dicono decisi a farla finita con Hayat Tahrir e a combattere fino all'ultima goccia di sangue. Aleppo è il loro regno. Il bagno di sangue è assicurato.
Proprio al Julani, il terrorista designato su liste internazionali, ha commesso un errore madornale sia con Zenki che con Ahrar. Tentare la fusione piuttosto che neutralizzarli subito.
All'epoca erano forze formidabili da assimilare, ma con tutti i limiti del caso.
Non si può combattere una guerra contro un dittatore sanguinario e i terroristi di Daesh, avendo al fianco gruppi che tradiscono a giorni alterni. Allo stesso modo non si può fare affidamento sulla cosiddetta opposizione. Chi tiene i piedi in due scarpe, specie se musulmano, rappresenta un pericolo costante.
E l'Occidente non deve illudersi di poter plasmare a suo piacimento i protagonisti di una realtà diversa dalla propria. Deve solo dialogarci rispettando le differenze.
Quattrini e cambi di nome al massimo possono andare bene per i curdi.
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