mercoledì 28 giugno 2017

Snitching

“Don’t be like that,” he called. I turned around again. “You’re a rat. You’re obviously a rat. Don’t ever speak to me again.” He was “transferred” three or four days later, having been in my prison for only a week. Either he had either been placed there by the FBI to rat on me or he had the shortest federal sentence in the history of the country. There’s no easy solution to the problem of protecting rats. But that’s not really the issue, anyway. The issue is that the government shouldn’t have to rely on rats to make cases. The government should rely on evidence. Every defendant should have his or her day in court. Every defendant should have a realistic chance of a jury trial, not just a theoretical one. I guarantee you that the vast majority of rats would say literally anything about another prisoner to get their own sentence reduced. That’s their only goal, after all. Where’s the justice in that?
John Kiriakou

Ora tutti i contatti, le chat i messaggi, la rubrica di Federica Sciarelli, giornalista che si è occupata di scandali, segreti e inchieste, dalla Banda della Magliana al sequestro di Emanuela Orlandi potranno essere scandagliati dai magistrati. Non è giusto. Il pm Henry John Woodcock finirà su tutti i giornali come sospetto artefice della fuga di notizie. E non è vero. Il magistrato non solo non ha rivelato nulla a me ma con tutta probabilità (Federica mi parve sincera e penso che davvero Woodcock le disse una balla) ha mentito alla persona a lui più vicina per tutelare l’indagine.
Marco Lillo

Quello che è giusto o meno, lo stabilisce la giustizia e chi la applica.

Marco Lillo risulta poco credibile in ottica giudiziaria perchè il suo livello di coinvolgimento in questa storia è alto, visto che è il giornalista che ha coperto l'evento in gran parte.
E non solo. Ha anche più o meno volontariamente orientato l'opinione pubblica con i suoi interventi sui media.
Tecnicamente quelli che possono offrire maggiori garanzie di prove concrete più che di chiacchiere, sono la signora Sciarelli e il dottor Woodcock. Incrociando le risultanze delle analisi dei loro dispositivi elettronici e facendo in modo che non comunichino fra loro prima degli interrogatori, si dovrebbe ovviare anche al fatto che è passato troppo tempo dalla fuga di notizie.
In questo contesto Lillo diventa un testimone secondario. Verrà chiamato se necessario. Ma neanche allora potrà fornire elementi decisivi agli inquirenti.
Un'inchiesta non è un articolo di giornale.
Ha bisogno di metodo e prove incontrovertibili.
In un sistema come il nostro, inquinato dal pentitismo per il quale spesso non sono richiesti riscontri, ben venga un magistrato che adotta procedure rigorose.

La signora Sciarelli e il dottor Woodcock, che purtroppo non sono nuovi a gogne mediatiche e anche per motivi più futili, subiranno lo stesso trattamento dei vari Renzi, Romeo, Saltalamacchia, Del Sette. Che problema c'è ?

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