giovedì 18 maggio 2017

Rusty cage

Nell’intercettazione, però, il capitano Scafarto dice molto di più. Viene fuori la paura di finire stritolato in un gioco più grande di lui. Riferisce di «pagare il conto per tanti». E fa nomi pesanti: il pm John Henry Woodcock, l’ex suo comandante Sergio De Caprio (al secolo Capitano Ultimo, ovvero il mitico ufficiale che arrestò Totò Riina e che nel frattempo è approdato al Noe), il generale dei carabinieri Vincenzo Paticchio (attuale comandante della legione Calabria). ilsecolo

Tra l'altro questo generale Paticchio dovrebbe essere lo stesso al quale il dottor Mancini avrebbe girato il famigerato bossolo del poligono di Villa Paglia ricevuto da un frequentatore della struttura. Al processo circostanziò l'incontro dicendo che l'allora maggiore del Ros di stanza alla Panzacchi prese un appunto su un post-it. L'ufficiale negò ipotizzando che Mancini si era confuso.
Parliamo dell'epoca della uno bianca. Quindi molto tempo prima della caduta in casa avvenuta in piena notte che avrebbe provocato amnesie temporanee allo 007 di Romagna. Il dottor Mancini beato lui ha una vita talmente piena e interessante da confondere bossoli e carabinieri.

Mi pare che si stia esagerando sul colonnello De Caprio.
Una cosa è dire che è strano e usa metodi un pò borderline alla Serpico. Altro è attribuirgli panni e comportamenti da fustigatore che abusa del suo ruolo da servitore dello stato.
Il capitano Scafarto, stando agli stralci che escono ogni tanto, continua a sembrare molto poco credibile. Dubito che sia mai stato il delfino di De Caprio. Pare più tonno.

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