lunedì 6 marzo 2017

La felice disoccupazione

Ma infatti era troppo bella come lettera per averla scritta lui.
Troppo sentimentale.
Matteo non è uomo di sentimento. Piuttosto buzzurro.
Non che Rondolino sembri uomo da sentimenti. Ma visto che di mestiere fa l'uomo di scrittura, qualcosa di decente può metterla assieme.

E allora l'altra settimana Rondolino su La7 ha iniziato a filosofeggiare sul lavoro.
Dice che lui il concetto di lavoro lo intende come gli ebrei .
Il lavoro è nemico dell'uomo.
Quindi il passo più logico è quello di andare verso uno stato di felice disoccupazione. La ridistribuzione del lavoro sarebbe la soluzione migliore per una società felice e quindi anche per l'Italia.

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