giovedì 27 ottobre 2016

Ostaggi&Credibilità

Ieri alle 6:00 · #COPASIR: dopo 5 mesi e mezzo il governo #Renzi continua a tenere in ostaggio l'Intelligence italiana non rispondendo su vicende gravissime >

A suo tempo denunciammo con forza, ed avevamo ragione, il fatto che la presidenza di una commissione così delicata fosse stata data alla finta opposizione della Lega (4%) e non alla maggiore e direi unica forza di opposizione del Paese, il MoVimento 5 Stelle (25,6%). Oggi, come credibile forza politica di governo, non possiamo che evidenziare come in questa oscura vicenda di segreti, guerre interne, persone da coprire e poltrone da occupare, chi ne paga le conseguenze è solo l’Intelligence italiana e quindi la sicurezza nazionale. Angelo Tofalo

Sono finiti i soldi dei riscatti.
Albè che mi combini.

Articolo riproposto evidentemente non a caso nei giorni della proposta di legge grillina sul dimezzamento degli stipendi. Mi pare di capire che Tofalo non faccia parte dell'establishment costituito dai vari Di Maio,  Casaleggio, Dibba etc. Se vuole accreditarsi presso i vertici del partito in quanto membro del Copasir, deve trovarsi un braccio forte all'interno dei servizi che gli porti alleati politici e supporto da poteri economici e finanziari. E che lo protegga anche.
Però da appassionata di politica di lungo corso, non credo che il Copasir e i servizi, per quello che sono diventati oggi, possano fruttare più di tanto sia in termini di preferenze elettorali che per dare la scalata alla vetta del partito.

Una lettera che non è coperta da segreto di stato, non può svelare particolari segreti o coperture.
Al massimo può incrementare i dubbi. E tra l'altro si andava verso l'archiviazione per la questione delle minacce di morte, secondo quanto riferito da Chiocci.
Verifica o inchiesta interna che sia, pare che più o meno tutti abbiano riferito ai magistrati quello che si è detto o che si è saputo essere stato detto.
Un'audizione del tortello lughese sarebbe auspicabile giusto nella speranza di rivederlo.
Sono più di tre anni che non girano foto. Chissà come sta invecchiando.

Secondo alcuni resoconti stampa, il generale Manenti in audizione al Copasir avrebbe riferito che c'erano forti pressioni politiche. Difficile pensare che sia preoccupato, però ha fatto bene a mettere le mani avanti. Non si sa mai.
Chissà chi è il suo interlocutore preferito, cioè chi è da lui manovrato, all'interno del Copasir.
Magari tutti. Uomo quasi divino ma anche diabolico.

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